A 15 km dal centro di Torino, verso nordest, si trova un vero tesoro fatto di bellezze dal grande valore naturalistico, storico e architettonico.
Il Parco La Mandria è tra i siti Patrimonio dell’Umanità Unesco e deve il nome alla creazione nel 1713 di un allevamento di cavalli per l'Esercito Sardo. Simbolo di casa Savoia, la sua storia si intreccia indissolubilmente con la storia dell’unità d’Italia. Una serie di acquisizioni di Vittorio Emanuele II, primo Re d’Italia, portarono l’area a 3.000 ettari di estensione con un muro di cinta a definirne i confini. Tra il 1860 e 1870 fu costruita la residenza del Re e si edificarono il "Castello dei Laghi" e il padiglione di caccia "La Bizzarria”. Da ultimo fu realizzata, nel borgo medievale della Rubbianetta, la grande cascina "Emanuella", oggi "Rubbianetta". Nel 1887 per motivi squisitamente economici la Mandria passò ai Marchesi Medici del Vascello che ne accentuarono la vocazione agraria e forestale.
Dalla fine della Seconda guerra mondiale e sino agli inizi degli anni ’70 alcune porzioni furono cedute ad enti pubblici, privati e industrie, fino a che il 12 aprile del 1976, fu acquistata dalla Regione Piemonte che due anni più tardi istituì il Parco Regionale La Mandria, che comprende la tenuta e si estende complessivamente su 6.571 ettari interessando 21 comuni e 2 comunità montane.
Il Parco custodisce diverse specie di animali selvatici in libertà e un inestimabile patrimonio storico-architettonico di 20 edifici tutelati, tra cui il complesso del Borgo Castello, cascine, resti di un ricetto medievale e due reposoir di caccia.
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